Questa volta volevo stupirlo, eccitarlo… lasciarlo a bocca aperta al primo sguardo. E non solo per il mio body in pelle nera con guêpière e autoreggenti, ma perché avevo organizzato una serata speciale.
Quella sera, a cena con noi, c’era Valeria… una mia amica storica che, per l’occasione, aveva indossato una mise piuttosto leggera: un vestitino bianco con brasiliana e senza reggiseno. Stefano non l’aveva mai vista prima.
Si apre la porta. Lui si avvicina per salutarmi come sempre, ma il suo viso è visibilmente imbarazzato nello scoprire che c’è un’ospite. È eccitato nel guardarmi, vestita per lui, e curioso di fare la conoscenza di Valeria.
La musica è in sottofondo. Presento Stefano a Valeria e, nel frattempo, tiro fuori il vino dal frigo. Stefano lo apre e riempie tre calici… brindiamo più volte, fino a far cadere tutte le difese e i muri della timidezza. Valeria inizia a ballare, strusciandosi addosso a me, mentre lui ci osserva, eccitato.
Ci sediamo a tavola e iniziamo a conversare, scambiandoci sguardi intensi, mentre le mani si sfiorano. Sotto il tavolo, la situazione si anima: i piedi si cercano, si toccano, salgono piano lungo la gamba fino a raggiungere le parti più intime.
Si crea un’atmosfera calda, carica di attrazione e desiderio. Le mie mani cominciano ad accarezzare lei, sfiorando i suoi seni, scendendo vicino all’ombelico e ancora più giù. Nel frattempo, lui ci tocca entrambe: una mano su di lei, l’altra su di me… percepisce quanto siamo bagnate. Si eccita. Lo sento addosso a me, mi sfila le calze, mentre Valeria mi sfiora da dietro, le sue mani scivolano dalla schiena fino al mio sedere.
Il tocco delle sue dita mi fa venire i brividi. Mi piace il suo calore, il suo profumo, il modo in cui mi accarezza i capelli.
Mentre loro continuano a parlare, io scivolo sotto il tavolo e, con la mia bocca, assaporo Stefano. Con una mano, nel frattempo, esploro Valeria.
A quel punto, la situazione si surriscalda. Il sesso di Stefano cresce nella mia bocca, sempre più turgido. Lo sento ansimare, sempre più eccitato. Usa la sua mano per spingere delicatamente la mia testa sul suo membro, sa che lo adoro. Con la lingua gioco con lui, girando intorno alla cappella.
All’improvviso, mi fermo. Tolgo la mia bocca da lui ed esco da sotto il tavolo. Guardo Valeria e, con la nostra complicità, lo trasciniamo in camera da letto.
Appena varchiamo la soglia, l’inebriante profumo delle candele accese ci avvolge. Valeria ne ha portate alcune dal suo ultimo viaggio in Oriente.
Stefano ancora non aveva capito cosa gli sarebbe accaduto da lì in poi…
Gli proponiamo un gioco. Lui, eccitato, accetta senza esitare.
La sera prima avevo visto una scena in un film erotico, dove si utilizzavano le manette. Prese dall’entusiasmo, le ho ordinate sul mio sito preferito.
Stefano si lascia ammanettare e bloccare le mani alla spalliera del letto… nei suoi occhi traspare desiderio, voglia, passione. Io, non contenta, lo bendo con un paio di calze che avevo preparato e gli propongo un gioco…
Deve indovinare di chi sia la bocca che succhia il suo sesso duro.
Inizia Valeria. Mentre lo prende in bocca, io la lecco da dietro. Stefano cerca di indovinare il nome, ma sbaglia.
Ora tocca a me. La mia lingua si ferma sulla cappella, poi scende piano lungo tutto il suo membro. Lo sento impazzire. Vorrebbe toccarmi, ma le manette gli impediscono di muoversi.
Finalmente pronuncia il mio nome. Questa volta ha indovinato.
Io e Valeria ci lasciamo andare al gioco, leccandolo insieme. Le nostre lingue si sfiorano, il suo sesso è bagnato della nostra saliva. Ci accorgiamo che Stefano sta per esplodere, quindi decidiamo di fermarci. Gli tolgo la benda, ma lo lascio ancora legato.
Mi siedo sul suo viso, facendo in modo che la sua lingua senta il sapore della mia figa allagata. Nel frattempo, Valeria si siede sopra di lui. Iniziamo a baciarci.
Stefano mi supplica di liberarlo… sta impazzendo.
Decido di accontentarlo. Non appena libero le sue mani, mi afferra e mi vuole a pecora. Mi posiziono subito, adoro quella posizione.
Sento ogni sua spinta, lo sento dentro di me, mentre con una mano mi sculaccia, lasciando segni sul mio sedere. Nel frattempo, Valeria gli accarezza i testicoli da dietro. La combinazione delle nostre attenzioni lo porta rapidamente all’apice del piacere.
Stefano esplode in un orgasmo intenso.
Ci ritroviamo tutti e tre sdraiati sul letto, i respiri affannati che piano piano si calmano. Ci guardiamo negli occhi, ci baciamo sulle labbra.
Restiamo abbracciati, assaporando ogni singolo istante di questa fantastica serata.
E, prima di abbandonarci a un lungo sonno, ci promettiamo di riorganizzare un secondo incontro…